Henry Chilton
Sir Henry Getty Chilton GCMG (15 ottobre 1877 – 20 novembre 1954) è stato un diplomatico britannico, inviato straordinario al Vaticano ed ambasciatore in Cile, Argentina e Spagna durante la guerra civile.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Henry Getty Chilton studiò al Wellington College, una scuola privata del Berkshire e divenne addetto diplomatico (attaché) nel 1902.[1] Lavorò a Vienna, Copenaghen, L'Aia, Bruxelles, Berlino e Washington prima di essere nominato consigliere all'ambasciata inglese di Rio de Janeiro nel 1920 e, dal 1921, a Washington. Nel 1924 fu promosso a legato (minister, nella terminologia dell'epoca) negli Stati Uniti[2] sotto l'ambasciatore Sir Esmé Howard.
Con lo stesso titolo di legato, Chilton venne poi inviato dal governo britannico al Vaticano dove rimase dal 1928 al 1930.[3] Fu finalmente promosso ambasciatore in Cile tra il 1930 e il 1933,[4] poi in Argentina sino al 1935[5] ed infine in Spagna tra 1935 e 1939.[6]
A seguito dello scoppio della guerra civile spagnola nel 1936, numerose ambasciate a Madrid, compresa quella inglese, furono trasferite a Hendaye, in territorio francese al confine con la Spagna.[7] Chilton, ammiratore dei nazionalisti, preferì rimanere in Francia invece che tornare a Madrid[8] mentre quest'ultima era ancora sotto controllo repubblicano. Lasciò Hendaye prima del pensionamento nel dicembre 1937.[9] Geoffrey Thompson, segretario all'ambasciata, venne nominato incaricato d'affari al suo posto fino alla scelta di Owen O'Malley; Chilton tornò a Hendaye nel maggio del 1939 di passaggio tornando da Madrid. Fu succeduto come ambasciatore nell'autunno dello stesso anno da Sir Maurice Peterson.[10]
Durante la Seconda Guerra Mondiale Chilton lavorò nello speciale ministero dell'economia di guerra e nel ministero dell'informazione. Fu al fianco di Lord Willingdon in una missione commerciale in Sudamerica tra il 1940 ed il 1941.
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1906, mentre si trovava a Copenaghen per lavoro, Chilton sposò Katherine O'Brien, figlia dell'ambasciatore americano in Danimarca Thomas James. Ebbero due figlie; Katherine morì nel 1959.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Chilton fu nominato CMG (Companion of the Order of St Michael and St George) durante i New Year Honours del 1921,[11] elevato a KCMG (Knight Commander) durante i King's Birthday Honours del 1930[12] e infine GCMG (Grand Cross) nei New Year Honours del 1934.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) London Gazette, n. 27426, 18 aprile 1902, p. 2605. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) London Gazette, n. 32960, 29 luglio 1924, p. 5717. URL consultato il 25 dicembre 2018.
- ^ (EN) London Gazette, n. 33443, 30 novembre 1928, p. 7895. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) London Gazette, n. 33638, 26 agosto 1930, p. 5295. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) London Gazette, n. 34019, 30 gennaio 1934, p. 675. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) London Gazette, n. 34222, 22 novembre 1935, p. 7413. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) HENDAYE NOW CENTER FOR ENVOYS TO SPAIN; Some Set Up Headquarters in French Border Town -- Bowers Expected There Tomorrow., in The New York Times, 2 agosto 1936, p. 30. URL consultato il 2 agosto 2017.
- ^ (EN) Antony Beevor, The Battle for Spain: The Spanish Civil War 1936-1939, New York, Penguin Books, 2006 [1982], capitolo 13, ISBN 9780143037651, OCLC 731311651.
- ^ (EN) Sir Henry Chilton Leaves Hendaye, in The Times, 30 dicembre 1937, p. 10.
- ^ British Embassy in Madrid, The Times, London, 27 May 1939, page 11
- ^ Supplement to the London Gazette, 1 January 1921
- ^ Supplement to the London Gazette, 3 June 1930
- ^ Supplement to the London Gazette, 1 January 1934
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Henry Chilton
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- CHILTON, Sir Henry Getty, Who Was Who, A & C Black, 1920–2008; online edn, Oxford University Press, Dec 2007, accessed 6 Sept 2012
- Obituary – Sir Henry Chilton, The Times, London, 22 November 1954, page 8
Controllo di autorità | VIAF (EN) 528155103910376200639 · ISNI (EN) 0000 0004 7471 3919 · BNF (FR) cb17793357q (data) |
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